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Troppo spesso, chi vive nella città di Milano, tende ad entrare in una sorta di fase d'allarme e panico quando non riesce a trovare un fabbro che possa essere disponibile e risolvere tutte le varie problematiche che possono venirsi a verificare all'interno di una casa.
Bisogna quindi capire come bisogna procedere per poter riuscire a trovare un fabbro a Milano senza che vi possano essere delle conseguenze negative e soprattutto senza che, una persona, possa perdere la pazienza nell'effettuare la ricerca online.
Bisogna quindi essere in grado di trovare la strategia che potrebbe essere definita come unica nel suo genere e che permetta di poter ottenere un risultato che sia unico sotto ogni punto di vista e privo di complicazioni di ogni genere, ovvero cercare di garantire il fatto di poter trovare un fabbro a Milano senza che vi possano essere delle complicazioni che, effettivamente, sono tutt'altro che piacevoli da dover affrontare.
La via online per il fabbro
La via online risulta essere quella maggiormente semplice e piacevole da percorrere dato che, essa, garantisce il massimo risultato a coloro che intendono effettuare tale tipologia di ricerca senza che vi possano essere delle complicazioni.
Bisogna mettere in risalto il fatto che, quando si effettua la ricerca di un fabbro a Milano, non bisogna assolutamente optare per il primo che si trova, dato che le varie tipologie di prestazioni che offre tale tipologia di professionista devono essere analizzate con occhio critico e senza eccedere di presunzione.
Sarà quindi estremamente importante effettuare quel tipo di ricerca in maniera attenta e precisa in modo tale che, una persona, possa essere sicura del fatto che, il professionista che viene ingaggiato, risulti essere per davvero tale e non il classico tipo di fabbro che promette ottime lavorazioni ma che, effettivamente, non garantisce quel tipo di risultato che si spera di ottenere senza alcuna complicazione.
Cosa analizzare del fabbro
Velocità, professionalità, prezzi, attenzione e soprattutto concentrazione e risultato finale: essi sono tutti i vari pilastri che devono essere presenti nell'analisi del fabbro a Milano, che deve quindi essere sottoposto ad una sorta di controllo che non deve mai e poi mai essere troppo superficiale e poco piacevole da affrontare.
Quando si passa ad affrontare questa particolare fase di analisi, risulta essere molto importante cercare di sfruttare il web per poter ottenere tutte queste informazioni, in modo tale che, il livello di soddisfazione che si andrà ad ottenere, risulterà essere perfetto.
Grazie alla ricerca del fabbro a Milano svolta in questo modo, ogni tipo di conseguenza negativa potrà essere prevenuta.
La professione del fabbro ti affascina ma vuoi saperne di più? Come si realizzano delle vere e proprie opere d'arte lavorando un pezzo di ferro? Ecco le principali tecniche utilizzate dai migliori fabbri.
Forgiatura
La forgiatura è la tecnica più comune per un fabbro. Se non si pratica la forgiatura allora non si sta affatto parlando di fabbri. Ci sono 5 tecniche di forgiatura di base.
- Disegnare: il disegno rende il più preciso e più lungo il lavoro. Scalda la parte che dovrai lavorare sul fuoco finché diventa di un rosso rovente. Tieni il ferro con delle pinze, a meno che sia abbastanza lungo e freddo su un'estremità da reggerlo con una mano. Prendi il ferro rovente e poggialo sull'incudine, per poi dargli la forma che desideri con degli appositi strumenti come un martello. Prima di finire la forma dovrai scaldare il ferro più volte.
- Piegare: riscalda la sezione che deve essere curvata, tieni un'estremità del lavoro e ruota l'altra. Ci sono molti modi diversi per tenere il ferro: pinze, una chiave inglese, una forca di flessione, una morsa o anche con una semplice mano su ciascuna estremità. Si può anche piegare il bordo o il corno dell'incudine colpendo il lavoro. L'avvitamento è solo una direzione diversa di flessione. L'accuratezza con la quale la piega può essere effettuata è sorprendente ma non illimitata.
- Sconvolgere: è l'opposto di disegnare. In questo caso invece di dare una forma precisa e sottile al ferro, cerchiamo di renderlo più spesso. Dobbiamo quindi poggiarlo su di una estremità e battere con forza sull'altra. Questo procedimento si usa di solito su dei pilastri o bastoni che devono avere un'estremità più spessa per favorire la stabilità.
- Punzone: per fare un buco, tagliare una parte del lavoro e scalda la parte da forgiare. Colloca il ferro su un incudine con un buco, allinea il punzone accuratamente con il punto da punzonare e colpisci l'estremità del punzone bruscamente.
- Contrarre: processo simile allo sconvolgere, ma ottenuto in modo diverso. Quando il ferro presenta delle crepe, possiamo attenuarle o anche eliminarle grazie alla compressione.
Saldatura
Molti fabbri evitano la saldatura, sostituendola ad altri metodi di fissaggio. La maggior parte dei fabbri lavora utilizzano moderni metodi di saldatura: saldatura a gas o uno dei vari tipi di saldatura ad arco. Questi sono molto efficienti e convenienti, ma richiedono materiali e le attrezzature spesso costose. È necessario prima di tutto pulire la superficie che dev'essere saldata, una spazzola sarà più che adeguata. Occorre poi scaldare il materiale e tenerlo fermo, per poi saldare i pezzi assieme.
Trattamenti termici
I principali trattamenti termici sono l'indurimento e la tempra. Questi processi richiedono che il ferro venga prima scaldato, poi lavorato e successivamente immerso in acqua fredda, per poi scaldarlo e lavorarlo di nuovo. In questo modo il ferro diventa più duro e resistente, manterrà così al meglio la forma che gli abbiamo dato.
Nel 1500 si usava molto la fusione in ghisa e nel Siegerland si sviluppò un'importante branca di questa attività siderurgica che vedeva realizzare getto di tubi, campane, griglie, e tante altre simili strutture.
Una trasformazione molto importante della siderurgia avvenne verso la fine del 1600 e l'inizio del 1700 in concomitanza con il progressivo esaurirsi di tutte le varie disponibilità di legname, per cui si iniziò a impiegare il carbon fossile e coke come sostituti del carbone di legna.
Abraham Darby II fu colui che per primo nel 1709 fu in grado di ottenere ghisa usando solamente il carbon coke.
Non si sapeva ancora trasformare la ghisa in acciaio ad un ritmo di produzione uguale poichè a quel tempo la capacità produttiva di tutti i forni di affinazione era limitata.
Ci vollero infatti dei decenni ancora prima di imparare a sostituire carbon fossile con carbone di legna anche riguardo alla produzione di acciaio.
Le difficoltà che si presentavano erano in particolare presenti perchè l'acciaio non doveva venire a contatto col carbone o carbon coke perchè non doveva assorbire lo zolfo altrimenti diventava fragile a caldo.
Questa particolarità venne eliminata da Cort grazie al forno a puddellatura che fu inventato nel 1784, dove l'acciaio entrava in contatto con i prodotti della combustione che erano ricchi di ossigeno.
Per esporlo con continuità ai gas veniva rimescolato; da questo il procedimento prese il nome di puddellatura ( to puddle significa rimescolare).
Una volta che si iniziò a usare carbon fossile l'approvvigionamento di combustibie che non era più così difficle da ottnere diede un grande slancio allo sviluppo della siderurgia.
Lo sviluppo della siderurgia e del lavoro di fabbro quindi aumentò molto sopratutto durante la rivoluzione industriale ovvero tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, grazie all'avvento delle macchine a vapore.
Il fabbro non è solo un mestiere, è un'arte molto antica, che risale al 1000 a.C. Si presume che il primo fabbro della storia sia stato un uomo di origini asiatiche medio orientali.
Con il termine fabbro si identifica un artigiano che lavora il ferro, e più in generale i metalli.
Il ferro è un metallo chiaro, molto resistente e malleabile. È il metallo più abbondante all'interno della Terra, e si trova per la maggior parte in minerali costituiti da vari ossidi, tra cui ematite, magnetite, limonite e taconite.
Nel corso della storia, il ferro sostituì il bronzo prima di tutto per l'abbondanza di giacimenti, e poi per i minori costi e per l'elevata resistenza. È più difficile da lavorare rispetto al bronzo perché richiede alte temperature di fusione.
Le prime realizzazioni in ferro furono oggetti ed attrezzi da lavoro come seghe, asce, zappe e chiodi. Un progresso nella tecnologia del ferro si ebbe con il ferro battuto, lavorazione appresa dall'Oriente. Le prime importanti creazioni in ferro battuto furono ferri decorativi applicati alle porte di chiese e cattedrali del 1200.
Con il passare del tempo, intorno al XV secolo, si iniziò a realizzare opere importanti come cancelli, balconi, lanterne, e poi negli anni seguenti anche lavorazioni con motivi decorativi di sedie, tavolini, scaffali, ecc.
Con l'industrializzazione, il mestiere del fabbro è andato sempre più via via estinguendosi.
Sono pochi oggi coloro che modellano, scolpiscono e battono il ferro, dando origine a pezzi unici e raffinati. Ma dall'altra parte sono molti coloro che colgono la bellezza del ferro e decidono di acquistare oggetti in ferro battuto di classe e dal fascino intramontabile. Si tratta di oggetti che si adattano bene ovunque, sia in ambienti moderni che classici, sia interni che esterni.
Tra i manufatti da esterno più richiesti vi sono sedie e tavolini da giardino, scaffali porta fiori, cancelli e ringhiere.
Il ferro battuto spesso viene accostato ad altri materiali come per esempio legno, vetro, argento, rame, ottone.
Molte volte il piano di un tavolo viene realizzato in vetro, in ceramica decorata, oppure arricchito con mosaici o dipinti.
Gli oggetti poi vengono realizzati sia con un stile semplice e pulito, sia con molti ghirigori e decorazioni, simili a fiori, foglie, spirali, linee geometriche semplici o complesse, per rispondere ai vari gusti delle persone.
Inoltre questi oggetti possono essere lasciati nel colore naturale, e quindi grigio scuro, tendente al nero, oppure essere verniciati con colori più o meno chiari a seconda del gusto personale.
Il ferro battuto è un materiale resistente e duraturo, ma è vulnerabile alla formazione di ruggine se sottoposto molto alle piogge.
Un rimedio è la zincatura, una tecnica che consiste nel rivestire il ferro con zinco, oppure l'applicazione di vernici apposite protettive contro gli agenti atmosferici.
Dal 1000 al 1500, la storia ci insegna che il ferro veniva lavorato e temprato nella bottega del fabbro, che era un artigiano esperto nella lavorazione dei metalli fino dall'antichità.
Anche nel 1500 il fabbro produceva utensili per la vita quotidiana dell'epoca e inoltre ferrava anche i cavalli dato che essi erano il mezzo di trasporto del tempo antico e bisognava avessero i ferri agli zoccoli sempre a posto per correre bene.
La bottega del fabbro di solito consisteva in un piccolo locale, che era solitamente posto sotto casa, con una fucina dove si scaldava il ferro, c'era anche il mantice che serviva a ravvivare il fuoco nella fucina, con l'incudine fatta in acciaio temprato, e attraverso una serie completa fatta di utensili da fabbro (come martelli, tenaglie, scalpelli). Il fabbro acquistava infatti le barre di ferro dolce dai mercanti del posto o alle fiere che si tenevano ogni anno in varie località europee; il carbone vegetale o di legna per la fucina invece lo acquistava dai contadini del posto. Il lavoro da fabbro era indispensabile e produceva una vasta serie di utensili per la vita e il lavoro di ogni giorno.
Le fonderie, erano invece fabbriche dove si lavoravano oggetti molto grandi in metallo come campane, tubi, statue e pezzi di grandi dimensioni, fusi in ghisa o in bronzo. Queste officine erano situate fuori dalle mura della città e in riva al fiume perchè era l'acqua che dava la forza motrice che serviva per fare azionare i magli e i mantici delle stesse ed inoltre forniva anche una comoda via per il trasporto del combustibile ovvero il carbone di legna per scaldare e fondere il metallo che si doveva lavorare.
I fabbri invece forgiavano gli utensili più semplici con l'incudine e il martello.
Anche i meccanismi di funzionamento delle porte e delle serrature e i congegni di sparo dei fucili, venivano al tempo costruiti con pezzi forgiati a mano dal fabbro e poi inseriti tra loro.
Però verso il 1500 vennero anche inventate le prime macchine utensili come il tornio per le viti, le macchine per tagliare delle ruote dentate e altre macchine da laboratorio che erano necessarie per sagomare i pezzi di ottone ad esempio per gli strumenti di precisione che venivano usati all'epoca e che si stavano diffondendo sempre più tra il pubblico come orologi, microscopi, bilance ecc.
Nel medioevo il mestiere di fabbro assurge a mestiere molto ricercato e indispensabile non solo per la creazione di suppellettili e strumenti di uso quotidiano bensì anche per gli strumenti di guerra e le armi.
La produzione del ferro infatti a quel tempo era in gran parte usata per scopi bellici.
Nel medioevo nacquero le botteghe del fabbro e le prime corporazioni di arti e mestieri tra cui quella dei fabbri i quali avevano l'importante compito di costruire armi per la guerra e armature, ma anche attrezzi per l'agricoltura e molti oggetti di uso domestico e sopratutto i ferri per gli zoccoli dei cavallil che a quel tempo erano l'unico mezzo di trasporto a terra.
Nella bottega del fabbro si eseguiva la battitura del ferro dalla quale si realizzava varia oggettistica . Il ferro era battuto grazie al fuoco ottenuto da carboni ardenti che si trovavano nel forno detto fucina e alimentati con il soffio del mantice. Nella fucina del fabbro le temperature erano molto elevate tanto da fondere il metallo e il ferro si arroventava e così poteva essere battuto con gli appositi utensili e sagomato nelle forme richieste. Un lavoro al tempo molto richiesto e che richiedeva esperienza e precisione oltre a una certa forza muscolare.
Nelle rivisitazioni medievali in molte città ancora oggi si può ammirare l'antica arte del fabbro.
Da quanto arriva da fonti storiche si sa che solo pochi anni dopo la fondazione di Roma, esistevano già circa otto collegi per tipi di mestiere ovvero vasai, suonatori di tibia, orefici e argentieri, poi falegnami, tintori, fabbri, lavandai e fornai.
Sono fonti molto antiche che parlano dell'importanza di questi gruppi di mestieri utili per mantenere l'equilibrio socio-politico della città.
Numa Pompilio si dice abbia per primo diviso il popolo in arti e mestieri, e Plutarco affermava : "Poiché la città era composta da due nazioni, o per meglio dire, separata in due partiti che non volevano in alcun modo unirsi, né far tacere quel dissenso che faceva nascere tra essi ogni giorno risse e contese interminabili. Egli pensò dunque che, come i corpi solidi non possono mescolarsi insieme quando sono interi, ma si uniscono più agevolmente quando sono sminuzzati o ridotti in polvere, facilitando l'unione la piccolezza delle parti, così era necessario dividere il popolo in tante piccole parti e creargli perciò degli interessi particolari."
Durante la Repubblica di Roma e anche ai tempi dell'Impero, l'artigianato che operava nel settore bellico ebbe grande lavoro soprattutto per produrre armi e armature, e anche l'artigianato civile dato l'aumento della richiesta di beni di consumo.
Anche nel settore edile in questo periodo erano molto sfruttate le specializzazioni artigiane: dai fabbri ai lignari, cementari ,arcuari ecc.
I collegi però furono nel tempo osteggiati e soppressi varie volte - in alcuni periodi adirittura rimasero in vita solo i fabbri che erano ritenuti necessari per la difesa - e gli altri vennero ripristinati nel III secolo dopo Cristo.
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